COTOGNO

Foto frutti del Melocotogno

COTOGNO

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Disponibilità: Non disponibile

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Descrizione

Caratteristiche: Il cotogno è una pianta a portamento arboreo o arbustivo con chioma tondeggiante e densa. Raggiunge i 3 – 5 metri di altezza. Le foglie sono caduche di colore verde scuro, lucide nella pagina superiore e verde chiaro e tomentose nella pagina inferiore. I fiori sono ermafroditi, solitari e grandi (fino a 4 – 5 cm), posti in posizione terminale su corti rametti. Il  cotogno cresce bene in suoli freschi, ricchi di sostanza organica ed umidi, anche tendenzialmente argillosi purchè profondi e ben drenati. Il cotogno presenta frutti tondeggianti di colore giallo – verdastro con buccia spessa e tomentosa. La polpa è biancastra

Epoca di fioritura: Aprile – Maggio

Impollinazione: Parzialmente autofertile

Epoca di raccolta: II° – III° decade di Ottobre

Utilizzo del frutto: Cottura

Editore: Libero da vincoli

Formato disponibile

La pianta cotogno è disponibile nel formato:

  • Pianta di 1 anno a radice nuda

Le piante a radice nuda sono le piante acquistate dagli agricoltori professionisti perché  hanno una ramificazione meglio strutturata che permette di ottenere la struttura di allevamento scelta dall’agricoltore.

 

Noi dei Vivai Dalmonte abbiamo scelto di proporre al grande pubblico le piante a radice nuda perché:

  • la nostra missione è avvicinare tutti al mondo della frutticultura professionale diffondendo il nostro sapere acquisito in oltre 100 anni di lavoro
  • Hanno un prezzo competitivo rispetto alle piante in vaso e minori costi di trasporto
  • La pianta sopporta meglio il trapianto.

 

Il cotogno fruttifica a partire dal terzo anno di età

Caratteristiche del cotogno

Il cotogno è uno degli alberi da frutto più antichi mai coltivati dall’uomo si stima che venisse coltivato dagli antichi Babilonesi nel 2.000 a.C.

Il cotogno è un albero caducifoglio che  arriva ad altezze comprese tra 4 e 8 m. Ha un apparato radicale poco espanso e superficiale, che può causare problemi di ancoraggio al terreno in caso di venti molto forti.
Il cotogno presenta rami in parte eretti e in parte patenti che formano un’ampia corona tondeggiante.
Le foglie di quest’albero da frutto sono alterne, di forma ovoidale, lunghe fino a 10 cm.  Fruttifica principalmente sui rami dell’anno.

I fiori del cotogno sono grandi, di colore bianco-rosato, molto profumati e decorativi. Per questo viene anche coltivano con fini ornamentali. La fioritura dell’albero di cotogno è tardiva inquanto avviene in primavera inoltrata, nei mesi di aprile e maggio. L’impollinazione èdi questa specie è affidata agli insetti pronubi. Le varietà di cotogno sono auto-incompatibili, per cui, per una buona fruttificazione si consiglia di mettere a dimora due o più varietà differenti.

 

Clima adatto al cotogno

Il cotogno è una specie molto rustica e resistente al freddo dà il meglio di sè in ambienti collinari con un clima asciutto, poche gelate ed estati più fresche. L’altitudine ideale è quella compresa tra i 500 e gli 800 metri. Ma grazie alla sua grande adattabilità può essere coltivato in tutta la penisola purchè si evitino terreni terreni troppo calcarei. Il cotogno infatti necessita di terreni neutri o leggermente alcalini.

Il trapianto  è da eseguirsi preferibilmente tra ottobre e aprile.

Coltivazione in vaso

Se si decide di coltivare il cotogno in vaso bisogna rinvasare subito la pianta in un contenitore di almeno 50-60 cm di diametro.

Prima di trasferire il vostro nespolo nella sua nuova dimora vi consigliamo di mettere sul fondo del nuovo e più ampio vaso uno strato di argilla espansa di circa 2-3 cm. Questo permetterà di evitare il rischio di ristagni idrici.

Una volta eseguita questa operazione, il vaso va poi riempito con del terriccio dopodiché serra sufficiente scavare un buco al centro del nuovo vaso che contenga comodamente l’intero apparato radicale.

Fatto ciò bisogna ricoprire tutto con ulteriore terriccio avendo cura di lasciare la pianta alla stessa altezza di quando era nel vaso precedente (quello più piccolo). L’ ultimo passo consiste nell’innaffiare abbondantemente la vostra nuova pianta di cotogni per fare in modo che il terreno si stabilizzi attecchendo alle radici.


Coltivazione in campo

Per la piantumazione del cotogno bisogna fare una buca profonda almeno 60 cm e larga 80-100 avendo cura di eliminare le radici delle altre piante. Infondo alla buca è consigliabile aggiungere un po di terriccio (circa  1/3 terra franca e 2/3 di terriccio professionale). Si può anche aggiungere una palata circa di letame ben maturo.

Prima di sistemare la tua nuova pianta nella nuova dimora si consiglia di immergere qualche minuto le radici  in un secchio d’acqua mista terra in modo da idratarle. Si consiglia poi di  allentare un po’ le radici assicurandosi che siano ben distribuite e avendo cura di non romperle. In questo modo possano svilupparsi più facilmente.

Il cotogno va’ piantato con il colletto al livello del suolo (il colletto corrisponde alla zona del tronco che emerge al di sopra della zolla di terra). Una volta posizionata la pianta bisogna comprimere la terra al piede dell’arbusto formando una conca e innaffiare il terreno abbondantemente (10/15 litri d’acqua) in modo da assicurare una buona coesione tra la zolla dell’arbusto e la terra.

Potatura

Il cotogno ha bisogno di pochissimi interventi di potatura inquanto assumerà da solo una forma ben strutturata. Se si desidera avere  un’impalcatura bassa a circa 80-120 cm d’altezza si consiglia di cimare l’astone;  In questo moda la pianta non supererà i 2-3 metri.

Negli anni successivi, le potature di produzione si limiteranno ad eliminare i rami che hanno già prodotto, i succhioni e i polloni. Si dovranno lasciare invece i rami di un anno e, inoltre, non si dovranno spuntare i rami posti orizzontalmente. In caso contrario la fruttificazione potrebbe venire compromessa.

Uso dei frutti

I frutti, le foglie e i semi del cotogno sono usati fin dall’antichità per le loro proprietà benefiche. Infatti sono dietetici, astringenti, antiinfiammatori, emollienti e sedativi.

La polpa del cotogno si ossida facilmente, quindi scurisce all’aria, è poco dolce ed astringente, con una certa quantità di tannino.Per questo motivo difficilmente i frutti vengono consumati crudi. Con la cottura però, grazie alla frammentazione dei polisaccaridi, la polpa diventa intensamente dolce, liberando un profumo che ricorda il miele.

Grazie a questa caratteristica le cotogne vengono usate in cucina per la preparazione di ottime marmellate, o per la cotognata.Ma anche per realizzare gelatine, mostarde, distillati e delicati liquori.

Visto il grande profumo che emanano, nelle nostre campagne era in uso porre i frutti del cotogno nell’armadio per profumare i vestiti.

Informazioni aggiuntive

Dimensioni

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