OLIVO CORREGGIOLO

foto olive correggiolo

OLIVO CORREGGIOLO

12,00

Esaurito

12,00

Disponibilità: Non disponibile

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Descrizione

Caratteristiche: Correggiolo è una cultivar di Olea europaea L. presente nel centro Italia e diffusa anche in Russia ed Australia, con portamento assurgente, vigoria elevata e produzione buona e costante.  Correggiolo presenta maturazione scalare. I frutti sono riuniti in grappoli ed hanno forma ovoidale leggermente asimmetrica; alla raccolta sono di colore verde o invaiato. La resa in olio è elevata (19-20%).

Epoca di fioritura: Precoce

Impollinazione: Sì, Correggiolo è praticamente autoincompatibile (Razzo, Frantoio)

Epoca di raccolta: Media

Utilizzo del frutto: Frantoio, consumo diretto

Editore: libera da vincoli

Formato disponibile

La pianta di olive Correggiolo è disponibile nel formato:

  • Pianta di un anno in vaso

L’olivo raggiunge la maturità produttiva a partire dal quarto anno di età.

 

Caratteristiche dell’olivo

L’olivo cresce bene in terreni sciolti e non asfittici. Bisogna evitare di compattare troppo del suolo riducendo al massimo le lavorazioni ed effettuandole solo quando il terreno è asciutto.

Il trapianto dell’olivo si effettua in genere in primavera. Se si decide di piangere l’olivo in pieno campo si consiglia di preparare il terreno in autunno con aratura o scasso. Questo permetterà un buon drenaggio e consentendo alle giovani radici di penetrare facilmente nel suolo.


Clima adatto all’olivo

L’olivo predilige i climi tipici dell’Italia meridionale dove cioè le  estati molto calde e poco piovose e gli inverni miti. L’olivo è una pianta che cresce in molti climi diversi.  Questa pianta ha grandi capacità di adattarsi alle temperature e a molti tipi di terreno. Se le temperature permangono a lungo sotto lo zero la pianta sopravvivrà ma non produrrà frutti.  Altre zone vocate alla produzione di olive sono quelle vicine ai grandi laghi. Infatti questi mitigano le temperature invernali rendendo possibile la coltivazione dell’olivo.

Coltivazione in vaso

Se si decide di coltivare l’olivo in vaso bisogna rinvasare la pianta in un contenitore di almeno 50-60 cm di diametro. Prima di trasferire il vostro olivo nella sua nuova dimora vi consigliamo di mettere sul fondo del nuovo vaso uno strato di argilla espansa di circa 2-3 cm. Questo permetterà di evitare il rischio di ristagni idrici (troppa acqua perennemente a contatto con le radici).

Una volta eseguita questa operazione, il vaso va poi riempito con del terriccio, dopodiché serra sufficiente scavare un buco al centro del nuovo vaso che contenga comodamente l’intero apparato radicale.

Fatto ciò si ricopre tutto con altro terriccio avendo cura di lasciare la pianta alla stessa altezza di quando era nel vaso precedente (quello più piccolo).

La coltivazione in vaso è consigliabile solamente ai fini ornamentali.

 

Coltivazione in campo

L’olivo  si pianta in campo con una distanza tipica di 5 metri per 5. E’ possibile ridurre notevolmente queste distanze in piantagioni intensive.

Per la piantumazione bisogna fare una buca profonda almeno 60 cm e larga 80-100  Infondo alla buca è consigliabile aggiungere un po di terriccio (circa  1/3 terra franca e 2/3 di terriccio professionale). Si può anche aggiungere una palata circa di letame ben maturo.

Prima di sistemare la tua nuova pianta nella sua nuova dimora si consiglia di immergere qualche minuto la zolla con le radici  in un secchio d’acqua misto terra in modo da idratare bene la zolla con le radici.  L’olivo   va’ piantato con il colletto al livello del suolo (il colletto corrisponde alla zona del tronco che emerge al di sopra della zolla di terra).

 

Potatura

L’olivo viene  allevato in alcuni casi a vaso semplice o più spesso a vaso policonico. In contesti di giardino ornamentale si trova anche la forma a globo.

La potatura dell’olivo si effettua in stagioni differenti a seconda della zona in cui ci si trova. Generalmente

  • Coloro che vivono in climi più caldi effettuano la potatura tra la fine della stagione invernale e la fioritura ( da marzo a maggio).
  • Coloro che abitano in climi con inverni più rigidi e  soggetti a forti sbalzi di temperatura dovrebbero posticipare gli interventi di potatura.  Ciò riduce i rischi connessi alle gelate e alle temperature troppo basse.

L’ olivo fruttifica prevalentemente sui rami dell’anno ma anche in misura minore sui rami di due anni.

In questa sede distinguiamo tre diversi tipi di potatura per l’olivo:

  • potatura lieve quando si asporta meno del 20% della chioma. Si pratica nella fase di allevamento, quando si dà la forma alla pianta prima dell’entrata in produzione. Lo scopo è quello di ottenere una struttura ben areata che massimizzi la penetrazione della luce e dell’aria. Si eliminano gli eventuali rami secchi.
  • potatura media quando si asporta tra il 20 e il 35% della chioma. La stragrande maggioranza degli interventi di potatura dell’olivo è di questa portata. Lo scopo è quello di rimuovere i rami vecchi per consentire alle branche più giovani di fruttificare, sempre cercando di mantenere una forma armoniosa della chioma.
  • potatura intensiva quando si asporta più del 35% della chioma. Sono interventi da effettuarsi raramente e con una certa cautela perché hanno un impatto notevole sulla pianta. Lo scopo è quello di stimolare la pianta a emettere nuovi germogli per ricostituire o ringiovanire il vostro olivo.

Una buona pratica nella cura del tuo nuovo olivo consiste nel diradare i frutti. Ciò consiste nell’eliminare alcuni frutti, questa tecnica aiuta la pianta a concentrare le sue energie, limitate, su un numero minore di frutti. Così si ottengono frutti di maggiori dimensioni e sopratutto si evita l’alternanza di produzione.

Informazioni aggiuntive

Dimensioni

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